Visualizzazione post con etichetta film. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta film. Mostra tutti i post

domenica 2 agosto 2015

Basta di Welcome to Sweden

Anni fa, una decina circa, uscí un film chiamato Borat che raccontava la storia di un kazako che andava in America. Era presentato come film umoristico ed é passata alla storia la scena di questo Borat che indossava il costume rosso di Baywatch perché lui conosceva l´America (o meglio gli Stati Uniti) solo dalla tv e la famosa serie tv dei guardaspiaggie californiani ne era l´emblema. Non so perché ma mi feci l´idea che poteva essere una genialata: un tipo bizzarro di un paese da terzo mondo che va negli States e ne scopre, ridicolizzandoli, i simboli tipici. 

Poi il film lo vidi e ne rimasi parecchio deluso perché in realtá l´unica cosa che veniva ridicolizzata era il Kazakistan stesso. Sí certo, qualche risata l´ho fatta, ma anche questa volta gli americani hanno perso l´occasione di fare un bel film con un po´ di sana autocritica, divertente per lo piú. 

Questo era il trailer che a rivederlo oggi sembra molto piú anticipatore dei contenuti del film: 

Beh, é stata fatta una serie tv di un tipo americano che si innamora di una ragazza svedese. E si trasferisce in Svezia scoprendo delle diversitá culturali notevoli. Se lo ho visto? Neanche una puntata. Purtroppo, o per fortuna, mi sono fatto condizionare dal fatto che non sarebbe stato divertente. E forse nemmeno intelligente. 
Questo é uno spezzone: 
Beh, forse ho fatto bene a non vederlo perché gli ascolti sono stati terribili e la NBC ha deciso di cancellare tutto. 


A questo punto vorrei dare la parola a Voi. C´é qualcuno che lo ha visto (uno dei pochi)? Vi é piaciuto?.




venerdì 19 ottobre 2012

Simon och Ekarna


Tutti gli studenti dell´SFI (svedese per stranieri) oggi sono andati a vedere un fiilm svedese intitolato "Simon och ekarna" (trad. Simon e le querce). É un film del 2011.
Racconta una storia che inizia nel 1939, agli albori della guerra. Simon, il protagonista, é un ragazzino che vine in una famiglia poverissima nei pressi di Göteborg, vicino al mare. Riesce a convincere i genitori a mandarlo a scuola per qualche settimana dove conosce Isak che invece é ricchissimo. Entrambi hanno i loro drammi familiari e Isak, per lo piú, essendo ebreo, teme la deportazione cosí si trasferisce da Simon. 
Inverni rigidissimi, drammi vari, gli orrori della guerra, malattie fisiche e psichiche di alcuni protagonisti e confessioni su storie passate (tipo che Simon é stato adottato) fanno crescere i due ragazzini non certo in modo spensierato. 
Un concentrato di sfighe che ha il solo scopo di scuotere emotivamente gli spettatori. E il regista ci é riuscito benissimo. Bella la fotografia, e suggestive le scene girate in inverno, con la baia sul mare ghiacciata.
Insomma, é una tipica storia svedese. 


PS: dopo due mesi di corso sono arrivato a capire molte parole, e intere frasi, ma il senso del film lo ho capito solo perché mi ero studiato la recensione a casa...